Relata refero

Dalila Lico.

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  1. Rachel Knightly
     
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    La luce del sole filtrava dalle persiane semi aperte. Mi rigirai nel letto continuando a tenere gli occhi chiusi. Erano le otto e mezzo del mattino,avevo solo un'ora per prepararmi. Ero stata chiara in quel messaggio che avevo spedito via gufo. Un'intervista all'Insegnante di Pozioni della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
    Mi recai nel bagno. Una doccia veloce tra una canzone e l'altra. In accappatoio e con un turbante in testa ritornai nella camera da letto. Aprii l'armadio. Optai per una semplice t-shirt bianca con un paio di short di color nero (link outfit).
    Mi vestii,tornando davanti allo specchio. Applicai un primer di base per far sì che il trucco reggesse durante il colloquio. Presi un pennello grande che passai sopra un fondotinta del colore della mia carnagione. Spolverai le parti in eccesso per poi passare a un blush color pesca. Le mie condizioni,ora,erano accettabili. Come tocco finale,tracciai con la matita il contorno degli occhi.
    Tolsi dalla testa il turbante color arancio. La chioma bionda era ancora umida,per evitare di uscire di casa con una capigliatura afro,apporsi la schiuma. Decisi di lasciarli sciolti.
    Prima di uscire di casa,presi un paio di ballerine bianche da abbinare con la maglia e una borsa dello stesso colore.
    Camminai con passo deciso verso il Paiolo Magico. La gente che mi vedeva passare mi salutava sorridendomi,non perché mi fosse amica,ma per evidenziare il mio look un po' appariscente. Ricambiai molti saluti,molte volte controvoglia.
    Salii su un autobus. Fortunatamente,a quell'ora, il mezzo di trasporto era semi-deserto. Gente che doveva andare a lavorare scendeva di corsa per arrivare in orario. Arrivai a destinazione. Lasciai lo scomodo bus rosso,percorsi qualche metro a piedi.
    Mi ritrovai davanti alla grande porta nera del locale,l'aprii.
    «Buongiorno.» salutai accennando un sorriso. Mi sedetti al tavolo che era situato nel mezzo del locale,in modo che Dalila Lico potesse venirmi incontro.


    Edited by Rachel Knightly - 24/8/2014, 12:13
     
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  2. Dalila Lico
     
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    Dalila Lico.
    La donna del mistero.
    La donna dal passato sconosciuto.
    La donna dal futuro incerto.
    Pochi sapevano qualcosa del suo passato, nessuno poteva dire di conoscerla invero, tranne pochi eletti; Un eletto a dire il vero.
    Eppure era una donna in vista, nonostante il suo misero ruolo come Insegnante.
    Era stata scartata dal suo migliore amico come Vicepreside, non perchè fosse poco capace, ma perchè lui era troppo orgoglioso. E questo molti lo avevano capito. Ma nell'intervista non era disposta ad insultare Jordan, anche perchè nessuno sapeva della sua richiesta in Presidenza.
    Era stata contattata il giorno prima dalla Redattrice della Gazzetta del Profeta per alcune domande ed una richiesta. Forse riguardava il Capo Auror che la donna aveva avuto "l'onore" (secondo il ministero) di approvare.
    Era restia a prestarsi a certe "cavolate", ma Camdem le disse che, se voleva mantenere le giuste apparenze, doveva impegnarsi e "cercare" di dare una buona impressione di sè. Dalila stava iniziando ad odiare quella farsa. Non poteva semplicemente uccidere Jordan e farla finita?
    Dopo qualche sbuffo e qualche insulto ai messaggi del suo amante decise di tuffarsi nella vasca e attaccare l'idromassaggio. Lasciò ai sali da bagno fare il resto.
    Quando uscì dalla stanza, stretta nel suo accappatoio, il vapore e il calore inondarono tutta la casa, accompagnati da un'odore di spezie e sandalo.
    Si infilò nella cabina armadio e si destreggiò tra i mille regali dell'Oscuro per scegliere quale avrebbe indossato per l'intervista. Probabilmente ci sarebbe stata una sua foto sul giornale e voleva ritrovarsi il ritaglio sul frigo di Camdem, quando sarebbe andata a trovarlo.
    Trovò un abito abbastanza sobrio, che non ostentava ricchezza e non la faceva sembrare una prostituta francese (non che la cosa le dispiacesse).
    Era color panna, con una cintura nera sulla vita. Optò per dei tacchi elaborati,trucco oro e orecchini pendenti. I capelli rimasero mossi e biondi come sempre, anche se utilizzò il ramato istantaneo per dare un colore in più. Le sarebbe bastata dell'acqua che i suo boccoli sarebbero tornati color grano.
    Si smaterializzò da casa, sbucando a Diagon Alley, in mezzo alla città. Aveva assunto dimestichezza con le scarpe alte, e non aveva problemi ad atterrare sui tacchi. Un tempo, si sarebbe certamente ribaltata, provocando le risa dei passanti. Ma ora, incuteva solo timore e rispetto, nonchè fascino. Era nata per questo. Se ne rendeva conto solo ora dopo anni di innocenza e sincerità.
    Entrò dal retro nel Paiolo Magico, senza rispondere al saluto del barista, che ammutolì sotto ai suoi occhi.
    Trovò una donna ad un tavolo, con un taccuino ed una macchina fotografica. Sapeva chi era. L'avrebbe riconosciuta anche senza l'attrezzatura, avendola vista al ballo. Evidentemente non aveva intervistato Jordan perchè troppo impegnato e si era accontentata dello scarto.
    Cercò di imporsi un falso sorriso, che le riuscì piuttosto bene. Era un abile bugiarda.
    << Buongiorno. Dalila Lico. Mi ha chiamato per un intervista?>>
    Esordì, sorridendo e stringendo la mano della donna, per poi sedere dinnanzi a lei, accavallando le gambe e sorridendo.
    Si sentiva un'ebete ma, alla gente buona, tutto ciò piaceva.
     
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  3. Rachel Knightly
     
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    Billie Piper as
    Rachel Knightly

    Conto ▽ Ex-Tassorosso ▽ 33 ▽ Scheda
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    «quote quote quote.»
    Sentii la donna presentarsi,alzai lo sguardo dal mio piccolo blocco di disegno. La giovane insegnante di pozioni sfoggiava un delizioso abito bianco,corto e abbastanza sobrio. Mi complimentai per il look utilizzato. Posai nella borsetta bianca il quadernino,preparandomi mentalmente all'intervista. Passai la mano sui capelli per dar loro una sistemata,oppure era segno di nervosismo?
    *Resta calma*,mi dissi. Inspirai e invitai Dalila a sedersi al tavolo.
    Chiamai l'oste con un cenno di mano,il quale si avvicinò. Ordinai un caffè,chiedendo alla mia 'ospite' - o così mi piaceva definirla - cosa volesse. Il proprietario della locanda tornò dietro al bancone. Il conversare della gente non mi arrecava nessun fastidio,a parte quelle risate di bambini che ti entrava nella testa e ti ronzava fino alla fine,mi scharii la voce.
    Prima di iniziare la mia intervista,presi uno di quei registratori babbani che la madre le aveva regalato in un infelice Natale. Schiacciai il tasto con il pallino rosso che provocò uno scatto,il quale azionò il nastro.
    «Buongiorno signorina Lico,è pronta per questa intervista?» le chiesi portando l'oggetto verso le sue labbra. Attraverso i gesti della mia mano sinistra provai a farle capire di parlare piano e di scandire bene le parole.
    Ritirai la mano destra per riportare il registratore vicino alla mia bocca.
    «Dunque,lei è diventata l'insegnante di pozioni nella famosissima scuola di magia e stregoneria di Hogwarts che,come ben sappiamo,ha da poco riaperto i battenti. Lei come sente che sarà il suo primo anno da insegnante?»
    Decisi di iniziare da una domanda personale,sperando che non si offendesse. Portai l'aggeggio verso la donna,tenendo ben tesa la mano.

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    Edited by Rachel Knightly - 8/10/2014, 21:39
     
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  4. Dalila Lico
     
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    Scarlett Johansson as
    Dalila Lico

    Conto ▽ Ex-Tassorosso ▽ 25 ▽ Scheda
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    «I don't know why, but your pain gives me a special kind of joy.»
    La donna chiamò il cameriere, che si avvicinò al tavolo delle due. Chiese a Dalila cosa voleva bere. Di impatto, l'insegnante stava per ordinare un bel bicchierino di Odgen, ma poi si ricordò con chi aveva a che fare e si ritrasse, ordinando un'acquaviola. Era decisamente più leggero e professionale del whisky. Soprattutto per quell'ora. La donna fissava intensamente la giornalista negli occhi, per scoprire cosa la sua mente stava architettando. Agli attori, si mandava una mail (dubitava che Rachel sapesse cosa fosse) con le domande che sarebbero state rivolte e quelli avevano il diritto di scartare quelle cui non avevano intenzione di rispondere. Avrebbe potuto proporre una cosa del genere al Ministro. Avrebbe certamente ritenuto consensi.
    Dalila non aveva un lavoro dignitoso, certo era un'insegnante, ma non veramente. Era una Spia, un mercenario, della peggior specie. Eppure, i giornalisti riuscivano ad infastidirla di più delle spie, dei traditori. Avevano quella malsana idea di storpiare la realtà per ricevere maggiori consensi che le faceva venire la nausea.
    Tuttavia, era stata esortata da Camdem a farlo e aveva le sue buoni ragioni. Ed eccola lì, a rispondere a cose con la falsità di chi annuisce e ringrazia gli spasimanti che non saranno mai ricambiati.
    Ad irritarla maggiormente, era l'aggeggio babbano che si era portata. Non tanto per il fatto che era babbano, lei stessa utilizzava le loro apparecchiature, ma per il fatto che si avvicinava troppo alla sua persona, portandogliela vicino alle labbra macchiate di rossetto.
    <<sono pronta.>>
    Disse con calma, alzando un sopracciglio. Perchè non poteva semplicemente usare una penna e scrivere come si è sempre fatto?
    La donna spostò il registratore nella sua direzione e fece la seconda domanda.
    Dalila pensò molto prima di rispondere. Se il suo uomo fosse stato lì, si sarebbe messo a sghignazzare.
    <<stiamo parlando di Hogwarts, come lei mi fa notare, e tutti sono a conoscenza del fatto che il solo nome della scuola è una garanzia. L'istituto è il migliore che il mondo magico abbia mai visto, di conseguenza l'anno scolastico sarà magnifico, soprattutto dopo la sua riapertura. Noi speriamo che quest'anno sia glorioso. Io spero che sia positivo. Spero che venga fuori il vero valore di chi vi insegna e di chi vi studia. Dopotutto, anche se è il mio primo anno d'insegnamento effettivo, ho avuto altre occasioni per spiegare la mia materia al di fuori del contesto scolastico. Di conseguenza le lezioni non mi preoccupano. Sarà un'annata splendida, come è sempre stato.>>
    Terminò. La sua voce era ferma, quasi ironica. Aveva mentito tante di quelle volte sull'andazzo della scuola, da non ricordarsele più. Il punto era che, se si trattava di bugie, lei era la migliore.
    Sapeva benissimo che l'anno scolastico sarebbe andato bene, ma lei sapeva che, per quanto la riguardava, sarebbe stato un percorso lungo e ostacolato, in bilico tra la vita e la morte... del preside e dei suoi colleghi.

    brett,©
     
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  5. Rachel Knightly
     
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    Billie Piper as
    Rachel Knightly

    Conto ▽ Ex-Tassorosso ▽ 33 ▽ Scheda
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    «ho dato aspetti e nomi nuovi a brutte cose,che anche il peggio non fa male più. »
    Ascoltai con interesse ciò che aveva da dire l'insegnante di pozioni. Appuntai qualche parola su un foglietto,che,quasi sicuramente,avrei perso per la mia solita sbadataggine.
    Le storie degli altri mi interessavano e pure molto,avere quel potere di poter scrivere tutto ciò che mi pareva e piaceva mi dava una certa soddisfazione: non solo per quell'importanza che avevo acquisito,ma bensì per il fatto di poter chiaccherare con la gente.
    L'oste si avvicinò con la tazza di caffè bollente,lo posizionò a pochi centimetri dal bordo,pronto per cadere sulla mia maglia bianca. Sperai che non succedesse nulla,altrimenti che figura ci avrei fatto?
    Versai la bustina di zucchero nel grande recipiente di porcellana e,sfruttando la mia bacchetta,feci girare il cucchiaino. Mi rivolsi,di nuovo,verso la signorina Lico.
    «Quindi,lei mi sta dicendo che quest'anno andrà meravigliosamente e,quindi,pronto per restituire l'antica gloria ad Hogwarts? Pare che quest'anno,come lei ha accennato al ballo di apertura, il preside Jordan Brett abbia modificato un po' i ruoli tra il corpo docenti? Lei è d'accordo a questi cambiamenti,oppure si aspettava un ruolo di maggior'importanza? » non mi resi conto di tutte quelle domande messe insieme. Quelle parole mi avevano incuriosito,era quello il principale motivo per cui avevo richiesto un'intervista alla giovane.
    «Prima di darle la parola,volevo anche chiederle per quale motivo ha scelto di insegnare pozioni. Ha scelto in base alle esigenze del preside,oppure è tutta farina del suo sacco? » conclusi porgendo il registratore dall'altro lato del tavolo,come se fosse una delle cose più naturali del mondo.

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  6. Rachel Knightly
     
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    Billie Piper as
    Rachel Knightly

    Conto ▽ Ex-Tassorosso ▽ 33 ▽ Scheda
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    «ho dato aspetti e nomi nuovi a brutte cose,che anche il peggio non fa male più. »
    Non c'era niente di meglio che ascoltare una giovane insegnante che cercava di dire che non ci era rimasta male per quel ruolo non ricevuto. Le labbra carnose si inarcarono,provocando una contrazione ai muscoli facciali, in un sorriso. Uno di quelli che dicevano chiaramente: 'Spiacente,ma non la bevo.'
    Con la mano libera,afferrai la tazza di caffè. La portai vicino alla bocca. Ingerii un piccolo sorso,riuscendomi a scottare la lingua e la gola. Socchiusi gli occhi per una frazione di secondo,non dovevo destare alcun sospetto o avrei fatto un'ennesima figuraccia.
    Portai il registratore al centro,a un'equa distanza. Lo poggiai sul tavolo. Continuai a sorseggiare la bevanda nera,quella che avrebbe dovuto tenermi sveglia tutta la giornata.
    «Lei mi ha detto che ha ricevuto una nomina per miglior pozionista e che,quindi,non ha rivali nella sua materia. Non le sembra un'affermazione alquanto vanitosa?» le chiesi senza premere nessun pulsante. Non mi interessava inserirlo nell'articolo con l'intervista. Volevo solo approfondire con la gente. Magari,non ero ben vista a causa del mio lavoro. Tutti mi ignoravano,tutti meno che quel John. No,mi sbagliavo: anche lui aveva iniziato a ignorarmi. Ogni tanto ci incontravamo per le vie di Diagon Alley,ma dall'ultima volta non ci eravamo rivolti la parola.
    Ero rimasta sola con me stessa e con il mio lavoro. E,molte volte,l'alcool si aggiungeva al triste tavolo della mia umile abitazione.
    «Tornando,invece,all'intervista... Quali sono le esigenze dell'attuale preside?» chiesi infine,tornando seria.

    brett,©
     
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  7. Dalila Lico
     
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    Scarlett Johansson as
    Dalila Lico

    Conto ▽ Ex-Tassorosso ▽ 25 ▽ Scheda
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    «I don't know why, but your pain gives me a special kind of joy.»
    Il brusio del registratore che, coperto dal suono delle parole sembrava innocuo, si spense e subito Dalila sentì la mancanza di quel suono. Non le dispiacque tornare alla realtà, ma dubitava che avessero già finito.
    A quanto pareva, la donna, aveva deciso di fare una pausa, ma solo per passare ad una domanda personale, che non voleva riportare nell'articolo. Facendo ciò, si perdeva la notizia più interessante di tutto l'articolo, ovvero l'unica verità che Dalila era fiera di esporre al mondo.
    Certo, poteva ingannare la Spia facendole credere che non avrebbe utilizzato quella parte per arricchire il suo articolo, ma era troppo oca per farlo davvero. A caccia di notizie, pettegola... La risposta di Dalila l'avrebbe dissuasa da usare quelle informazioni, se non altro per non dar voce all'ego della pozionista.
    << Certo, ne sono consapevole. Eppure la mia non è vanità, ma verità. Se riesce a trovare qualcuno migliore di me nell'arte delle pozioni mi ricrederò e smentirò quanto detto precedentemente. Ma fino ad allora, io sono la migliore.>>
    Disse, con un tono che non ammetteva repliche, protendendosi in avanti come a volersi far sentire dal registratore fermo, immobile. Se la sarebbe volentieri presa con lui per tutto quello che le toccava fare. Stava rischiando di perdere il controllo invece riuscì a non tendere i muscoli e a sembrare comunque calma mentre replicava alla giornalista. Calma, ma ferma e autorevole. E sapeva che non stava dando una brutta impressione, perchè era sicura di se mentre diceva ciò, nel modo più semplice possibile. Si raddrizzò, bevve, e non appena il fondo del bicchiere toccò il freddo legno del tavolo scuro, il ronzio del registratore cominciò.
    Dalila aveva decisamente perso le speranze.
    L'intervista era su di lui, allora.
    << Necessita di insegnanti qualificati per difesa contro le arti oscure e le altre materie primarie. Inoltre lo staff scolastico è ridotto al minimo, per non parlare del fatto che, in assenza di commessi nei negozi, siamo costretti noi della scuola a fare il lavoro, poichè il ministero non ci manda nessuno. Siamo molto indaffarati in questo momento.>>
    Concluse la bionda, composta e impeccabile come una goccia di rugiada che cade dallo stelo dell'erba pallida al mattino.
    Dovevano anche organizzare il ballo di Halloween.

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  8. Rachel Knightly
     
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    Billie Piper as
    Rachel Knightly

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    «ho dato aspetti e nomi nuovi a brutte cose,che anche il peggio non fa male più. »
    Convinta.,pensai. Ero affascinata e,in contemporanea,disgustata dal suo carattere. In me c'era qualcosa che voleva prendere esempio da quella donna,mentre un'altra mi diceva che era meglio lasciare perdere di essere una donna così. La testa si stava riempiendo di mille domande,come su un'infinità di voci parlassero insieme. Portai la mano destra sulla tempia,strizzai gli occhi: segno di emicrania. Non ne aveva mai sofferto,ma quella situazione,quel locale e tutto ciò che la circondava la stava opprimendo dentro.
    Inspirai profondamente. Sentii l'ossigeno arrivare a tutte le parti del corpo,stavo decisamente meglio. Osservai l'insegnante. Non si era scomposta,ciò indicava che era tranquilla. Perché ti stai agitando?,la voce partì fino ad arrivare al cervello. Non vi fu una risposta,dovevo solo riuscire terminare a intervistare Dalila Lico.
    «Dunque,credo che la nostra intervista sia finita molto sul suo amico Jordan Brett...Quindi volevo,sotto il suo consenso,sapere qualcosa in più su di lei. Come,per esempio,sapere se una donna bellissima come lei ha un fidanzato o fidanzata...» dissi inarcando le labbra carnose in un sorriso.
    Non amavo molto fare domande private,anche se sapevo che sbagliavo a non farle. I lettori adoravano gli scoop delle vite del Mondo Magico e La Gazzetta Del Profeta doveva soddisfare il pubblico che,molte volte, si lamentava per la povertà degli articoli.
    Ecco la causa principale di quella mia agitazione. E se non fossi riuscita a soddisfare la gente? Cercai di scacciare quel pensiero negativo,senza alcun successo.

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  9. Dalila Lico
     
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    «I don't know why, but your pain gives me a special kind of joy.»
    La mano della sua interlocutrice si posò sulla tempia ed in un attimo delle piccole rughe riempirono la fronte di lei, per poi svanire quando la donna aprì gli occhi e inspirò. Il petto le si alzò e dopo quella luna sorsata d'aria, tornò a respirare normalmente. A Dalila non sfuggiva alcun dettaglio ed in breve tempo capì che il chiacchiericcio del locale, le mura che opprimevano lo spazio e, forse, la sua presenza, avevano causato della giornalista quella sindrome chiamata "mal di testa".
    L'insegnante nella borsa possedeva qualcosa per farle passare tutto il dolore, ma si sentiva abbastanza costretta a stare seduta lì, a rispondere a domande cui non aveva intenzione e sorbirsi le pressioni della stampa; l'emicrania era la conseguenza del suo Karma così, fece finta di nulla e lasciò che la donna soffrisse, ridendo dentro.
    Dopo la boccata d'aria, la donna riprese l'intervista cambiando finalmente argomento. Anche il suo cervello da oca si era reso conto del fatto che la donna era il soggetto della sua intervista, e non il preside che era stato abbondantemente intervistato e che riceveva domande su domande anche via gufo. Avrebbe potuto aprire una rubrica, ma Dalila sapeva che Jordan era in grado di rispondere solo per se stesso e non di dare consigli agli altri, poichè quando gli si chiedeva qualcosa, lui faceva la vittima, sparando problemi più grandi dei tuoi per farsi vedere in pena e ricevere le attenzioni di chiunque.
    Ancora non riusciva a credere che Camdem fosse suo fratello.
    Camdem.
    La loro relazione, se così si poteva definire, era il segreto più grande di tutto il mondo magico. Prima o poi l'Oscuro, nella sua versione, si sarebbe rivelato, ma il sentimento che i due nutrivano l'una per l'altro non sarebbe stato mai reso pubblico.
    Così la donna dovette sparare l'ennesimo bugia riguardante la sua vita personale.
    << La ringrazio per il complimento, ma non ho alcun fidanzato e non sono interessata ad una fidanzata.>>
    Disse in un sorriso, poi continuò, gesticolando in modo semplice.
    << Mi considero sposata al mio lavoro.>>
    Ed in effetti, con due carriere avviate sarebbe stato difficile star dietro ad una relazione vera. Ma per fortuna, il suo ragazzo era parte integrante del suo lavoro, in qualche modo, e ciò facilitava di gran lunga le cose.

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    Edited by Dalila Lico - 28/10/2014, 15:38
     
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  10. Rachel Knightly
     
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    Billie Piper as
    Rachel Knightly

    Conto ▽ Ex-Tassorosso ▽ 33 ▽ Scheda
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    «ho dato aspetti e nomi nuovi a brutte cose,che anche il peggio non fa male più.»
    Sposata con il suo lavoro. Anche io l'avevo fatto e avevo sbagliato. Avevo sempre dato una grande importanza alla mia professione,volevo ottenere quella specie di potere. E ci ero riuscita. Ma,una volta raggiunto il mio obiettivo avevo ottenuto solo il peggiore dei mali: lo stress. Rachel di qua,Rachel di là...Mai un attimo di calma. E,soprattutto,mai nessuno con cui relazionarsi.
    «Capisco. Quindi trova più importante lavorare davanti a un pentolone rispetto a un caffè con un uomo...» dissi a mezza voce.
    Non distolsi lo sguardo dalla donna. Nessun capello fuori luogo,trucco ancora intatto e soprattutto l'espressione che portava sul volto richiamava la tranquillità. Ammirevole.,pensai. In confronto,io sembravo una pazza appena uscita dal manicomio: i capelli sembravano aver fatto la guerra tra di loro;il trucco che cercava di mascherare la stanchezza,in realtà non faceva altro che evidenziarla.
    «Signorina Lico,le vorrei fare un'ultima domanda...» iniziai,abbassando lo sguardo verso la tazza di caffè ormai vuota. «...Dunque,qual è il suo cavallo di battaglia nell'ambito delle pozioni? E,poi,perché proprio pozioni e non altro?» avvicinai per l'ultima volta lo strumento davanti alle labbra rosse dell'insegnante.

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  11. Dalila Lico
     
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    Dalila Lico

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    «I don't know why, but your pain gives me a special kind of joy.»
    Dalila ascoltò il commento della donna e annuì sincera.
    Si, preferiva il suo calderone al caffè di un uomo... Ma se si fosse trattato di qualcos'altro avrebbe gettato volentieri all'aria i suoi intrugli per darsi a qualcosa di maggiormente divertente.
    Dalila era ancora perfetta nel suo abito bianco, la cintura le dava un po' fastidio, ma non diede a vedere quel piccolo impedimento alla sua comodità, lasciano che le sue labbra rosso sangue restassero socchiuse, in una smorfia impassibile ed i suoi occhi erano attenti alle mosse della giornalista che si stava accingendo a porle un'ultima domanda.
    Nella testa della bionda un coro di voci maschili cominciò a cantare "We are the Champions" dei Queen. Era avvero contenta, quella strana avventura stava volgendo al termine.
    Diede l'ultimo sorso alla sua Acquaviola, finendola. Il mirtillo un po' alcolico le diede subito una ventata d'aria nuova nella gola. Chiamò il cameriere e pagò subito la sua bibita e il caffè dell'intervistatrice.
    Una volta ringraziato il barista, si accinse a rispondere.
    << Domanda molto interessante. Allora, penso che la pozione che mi venga meglio sia il Veritasserum che preparo per il Ministero della Magia. Diciamo che qualsiasi pozione avanzata, Antilupo, Distillato di Morte Vivente, Felix Felicis, è il mio cavallo di battaglia.>>
    Disse, tirando fuori dalla pochette una piccola fiala, contenente la pozione della verità che doveva portare a Camdem dopo l'intervista, a dimostrazione della sua bravura. Il colore dell'intruglio era perfetto, la consistenza pure. Un vero capolavoro.
    Poi, dopo aver riposto il suo piccolo tesoro, continuò il suo discorso.
    << Oh be. Ho sempre creduto che pozioni fosse una materia sottovalutata rispetto ad Incantesimi e DCLAO. Insomma, sono intrugli, questo è quello che pensano le persone, senza capire il vero potenzialità della materia che hanno davanti. Pozioni, e anche l'alchimia visto che entrambe sono strettamente collegate, è una materia non solo affascinante, ma superiore a tutte le altre perchè non è come un incantesimo, che se sbagli puoi rifarlo, hai il tempo di riprovarci. Con ingredienti e calderoni ci vuole una sola cosa: la perfezione.
    E non mi dica che questo sia poco.>>

    Concluse, intrecciando le dita. Era la prima risposta ricca di sole sincerità. Dopotutto, quando si parlava della sua professione, della sua passione più grande, non si poteva dire che Dalila non fosse esauriente o misteriosa: spiegava tutto con la minima cura, tutto così perfettamente. L'adorava.

    brett,©
     
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10 replies since 22/8/2014, 23:24   170 views
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